Venerdì 29 Aprile 2005    IL MESSAGGERO – CRONACA DI ROMA

 

 

 

PRIMA UDIENZA

 

Coop Casa Lazio: assenti gli imputati

 

 

 

Maxitruffa delle case: ieri mattina si è svolta la prima udienza davanti al giudice D’Avino, dell’ottava sezione del Tribunale civile. Sessanta famiglie hanno citato in giudizio la Progedil 90, l’agenzia immobiliare che per anni ha pubblicizzato i progetti di edilizia privata e agevolata (vendendone anche le relative quote) proposti dalle cooperative edilizie facenti parte del Consorzio Coop Casa Lazio, delle quali fa parte anche la coop Michelangelo.
La difesa, sostenuta dall’avvocato Massimo Giuliano, ha chiesto alla Progedil 90 quattro milioni di euro a titolo di risarcimento economico, ma anche per un riscatto morale, dicono ora le famiglie truffate che hanno versato migliaia di euro, in quanto soci, senza mai ottenere nulla, nessuna casa, nessun villino, niente di niente. E ora davanti a loro solo una causa infinita, «per questo chiediamo giustizia, sianmo stati feriti e truffati», dicono.
A questo punto la Progedil 90 ha chiamato in causa personalmente Francesco Emilio Falco, amministratore della Coop Casa Lazio, la cooperativa e il Consorzio Michelangelo, (che fa parte del Consorzio Casa Lazio).
Il Consorzio Michelangelo è una cooperativa in edilizia residenziale privata che contava di costruire 330 villini di piccole dimensioni vicino alla Pontina, località Valle Perna. Le villette non sono mai state realizzate e i soci si sono ritrovati proprietari di nulla se non di un terreno ipotecato.
Ieri mattina nessuno di questi tre soggetti si è presentato, pertanto il giudice D’Avino li ha dichiarati contumaci. La prossima udienza in cui verrà affrontata la truffa del mattone in sede civile, è stata fissata per il prossimo 9 novembre.