Primo processo Truffa delle case, tre anni al braccio destro di Falco
Prima sentenza
nello scandalo del Coop Casa Lazio, che ha coinvolto circa duemila famiglie. Il
gup Renato Croce ha condannato per corruzione a tre anni e quattro mesi Franco
Danna, ex braccio destro di Emilio Francesco Falco (il processo a carico
dell’ex presidente è in corso) e a tre anni l’ispettore del ministero delle
Attività produttive Salvatore Di Giorgio. Secondo l’accusa, il funzionario
avrebbe intascato una tangente di 75 mila euro per redigere una relazione
favorevole al Consorzio. E Danna, che avrebbe avuto il ruolo di intermediario,
avrebbe pagato e trattenuto per sè gli altri 65 mila euro «stanziati» da Falco.
Il giudice ha poi restituito gli atti alla procura ipotizzando l’associazione
per delinquere a carico di funzionari di banche, Comune, Regione, ministero
delle Attività produttive, amministratori e soci del Consorzio: tutti avrebbero
partecipato alla gestione illecita dei fondi pubblici destinati alle
cooperative. «Può essere l’inizio di una campagna di moralizzazione» ha
osservato l’avvocato Francesco Caroleo Grimaldi, difensore di Di Giorgio.
Soddisfatto Luca Petrucci, legale di 14 cooperative: «Quella di Croce è stata la
prima risposta giudiziaria a un fatto gravissimo». (L. D. G.)